Si chiama Jellyfish Barge la prima serra galleggiante ideata in Italia che sfrutta la tecnologia off-grid e che riuscirebbe a produrre acqua e cibo per almeno due famiglie in modo assolutamente green, senza alcun consumo di suolo, acqua e energia chimica.
Grazie a questo sistema innovativo è possibile portare avanti sia la produzione agricola che la distillazione dell’acqua, effettuate tramite particolari sistemi prodotti da fonti rinnovabili, nel completo rispetto dell’ambiente.
Jellyfish Barge è un progetto assolutamente made in Italy realizzato dalla società di design Studiomobile in collaborazione con il Laboratorio Internazionale di Neurobiologia vegetale, con il principale scopo di migliorare la sicurezza alimentare e idrica del Paese ma soprattutto un progetto fortemente adattabile alle aree scarsamente coltivabili.
Presentato a Palazzo Vecchio in occasione dell’evento “Firenze e la Toscana nell’anno dell’Expo” è uno dei più brillanti progetti che verrà portato a Milano dalla regione Toscana, regione che si ritrova a essere fra i 5 finalisti del premio delle Nazioni Unite “UNECE Ideas for Change Award”.
Come spiega lo stesso assessore all’agricoltura con delega alle attività Expo della Regione Toscana Gianni Salvadori: "Il 14 aprile con il team guidato dal professor Stefano Mancuso dell’Università di Firenze che ha realizzato la serra, siamo stati inoltre invitati presso il Palais des Nations di Ginevra dove i delegati di 56 Paesi membri e una giuria di esperti voteranno per il vincitore finale. Naturalmente la Toscana farà del suo meglio per vincere ma essere fra i 5 finalisti di un premio mondiale è già un bel riconoscimento della capacità di innovazione della nostra Regione.”
Jellyfish Barge è una serra galleggiante con un elegante struttura sorretta da 96 fusti di plastica che sono disposti proprio sotto la base in maniera modulare, in modo da effettuate un collegamento tra le unità, un particolare sistema in grado di produrre alimenti senza alcun consumo di energia chimica, composta da una base in legno di circa 70 metri quadrati e un’area soprastante ovvero una serra in vetro utile alle coltivazioni, progetto ambizioso che mira a ridurre i costi di costruzione per aspirare ad avere dei veri villaggi agricoli galleggianti.
Il sistema di coltivazione idroponica riesce a garantire un risparmio di almeno il 70% di acqua rispetto alle tradizionali colture, mentre grazie all’energia solare la stessa serra è in grado di produrre acqua pulita, almeno 150 litri al giorno, sia da acqua salata che inquinata, in quanto il sistema di distillazione è in grado di filtrare ma anche di depurare l’acqua usando proprio l’energia solare.
La distillazione che ricorda il sistema tradizionale, ancora oggi utilizzato per desalinizzare le acque, progetto che ricorre allo stesso sistema per depurare le acque anche inquinate o salate. L’energia utilizzata da questo progetto Toscano è fornita da pannelli fotovoltaici, mini turbine eoliche e un sistema che riesce a sfruttare il moto ondoso per produrre energia elettrica.
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