Le energie rinnovabili riducono le emissioni di Co2, ma capita spesso che la produzione degli impianti superi 
le necessità di consumo. A livello mondiale la tendenza è di stoccare attraverso batterie l’energia solare in 
eccesso. 


Accumulare quest’energia è uno scenario concreto? L’utilizzo delle batterie è davvero conveniente 
dal punto di vista economico ed energetico? Per dirla in altri termini, è maggiore l'energia che si potrà 
utilizzare in differita o quella necessaria a produrre un sistema di accumulo? 

Su questo tema interviene Luciano Guerini, socio fondatore della Ventosole Energie srl e della filiale 
canadese RainorShine Seve Energy INC, azienda iscritta a PVCompare.net che propone ai propri clienti 
soluzioni per impianti domestici con accumulo. 
Guerini spazza via ogni dubbio sulla convenienza delle batterie: “In Italia è un sistema sostenibile, 
addirittura più vantaggioso della tradizionale immissione in rete con SSP o RID". Con le dovute eccezioni, 
naturalmente: “Bisogna sempre effettuare un’analisi approfondita sui consumi del cliente. Per esperienza 
personale, sotto i 2.600 kWh/anno l'investimento per l'accumulo non avrà un segno positivo”.

In media una famiglia consuma solo il 30% dell'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Il resto è 
prelevato dalla rete elettrica nazionale a un costo superiore rispetto alla cifra corrisposta dal GSE (Gestore 
Servizi Energetici, ndr) per la corrente elettrica. “Per una famiglia media italiana – chiarisce Guerini – un 
impianto da almeno 3kWp con accumulo può già dare benefici economici importanti”. 
Piani economici di rientro per una famiglia media del Nord e del Sud Italia:



La convenienza delle batterie, e di altre tecnologie per accumulare l'energia elettrica solare ed eolica, è 
un tema cruciale per gli scienziati dello Stanford Global Climate and Energy Project, guidati da Charles 
Barnhart. “Il nostro primo obiettivo – spiega il capofila del progetto – è stato quello di calcolare il loro 
costo energetico totale, che è dato dal totale di carburante e elettricità necessaria per costruire e tenere in 
funzione queste tecnologie. 
Abbiamo scoperto che in termini di costo energetico lo storage, a livello di rete 
elettrica, ha senso per il fotovoltaico ma non per l'eolico”.


Sul fronte delle tecnologie, il team californiano non ha dubbi: le batterie al litio vincono il confronto con 
quelle al piombo e al sodio-zolfo. Il litio, sostengono gli scienziati di Stanford, è più efficiente ed ecologico. 

Non si può affermare con certezza che i sistemi di accumulo siano sempre economicamente vantaggiosi, 
ma noi di PVCompare.net siamo certi che in Italia si dovrà investire sempre più sulla produzione di energia 
basata sull'autoconsumo. Su questo fronte, i sistemi d'ac?cumulo potrebbero essere la soluzione giusta.