L’azienda cinese torna all’utile nel secondo trimestre 2013. Alberto Cuter, sales director per l’Italia e i mercati emergenti, svela la strategia: “Internazionalizzazione e ottimo rapporto prezzo-qualità”.



Internazionalizzazione e ottimo rapporto prezzo-qualità. Sono i segreti del successo di 
Jinko Solar, che nel secondo trimestre 2013 ha visto impennare le vendite con un forte incremento dei margini. “E’ il primo produttore cinese a essere ritornato all’utile dopo il difficile periodo che ha colpito il settore fotovoltaico a livello mondiale”, sottolinea Alberto Cuter, sales director per l’Italia e i mercati emergenti, vale a dire America Latina, Africa e Medio Oriente.

 

L’attenzione ai nuovi bacini è un fattore chiave per l’azienda asiatica. “Abbiamo sedi in oltre 10 Paesi e i nostri moduli sono stati utilizzati per costruire impianti fotovoltaici in più di 40 nazioni”, precisa. E aggiunge: “Questa strategia ci ha permesso, e ci permetterà in futuro, di essere sempre meno dipendenti dalle variazioni degli incentivi dei singoli Stati e nello stesso tempo di seguire i nostri partner commerciali in nuove aree, come il Sudafrica, dove siamo l’operatore di riferimento”.

 

Sul breve periodo, le maggiori aspettative riguardano l’America Latina e il continente africano: “Nei prossimi mesi ci attendiamo un forte sviluppo di questi mercati su cui stiamo investendo in modo significativo”.

 

Cuter interviene sui temi-chiave del settore. Primo tra tutti l’accordo firmato tra alcuni produttori cinesi e l'Unione Europea per l'imposizione di un prezzo minimo e un tetto alle importazioni di prodotti cinesi verso il Vecchio Continente. Per il sales director di Jinko Solar, è “un passo importante che fa uscire il settore dall’incertezza degli ultimi mesi”. Ma nonostante ciò, “i feedback ricevuti finora non sono molto confortanti. Molti ritengono che il prezzo minimo imposto sia alto, soprattutto in quei Paesi dove ormai non ci sono più incentivi, come l’Italia”.

 

Il prezzo minimo dei prodotti cinesi non riguarda solo i moduli, ma anche wafer e celle. Ragion per cui la nuova normativa comporta “un aumento dei prezzi di tutti i prodotti, anche di quelli europei che utilizzano componenti cinesi”.

 

Qual è la conseguenza diretta del rincaro? “Molti impianti – afferma– non si potranno più realizzare, venendo meno il ritorno economico dell’investimento. Prevediamo un leggera diminuzione degli impianti di piccola taglia fino a 50 kw, e un sensibile calo di quelli grandi, soprattutto in quei Paesi dove mancano gli incentivi”.

 

Uno dei mercati dove la situazione è più complicata è proprio l’Italia: “All’incremento di prezzi corrisponde la cessazione degli incentivi e un’apparente mancanza di volontà politica di supportare lo sviluppo delle energie rinnovabili”. Per Cuter “questo è un vero peccato, perché eravamo vicini alla grid parity, ovvero alla possibilità di produrre energia fotovoltaica senza più incentivi”.

 

I SEU, lo scambio sul posto, le detrazioni fiscali anche per impianti di media taglia, prosegue, “sono operazioni a costo zero che permetterebbero di sviluppare il mercato delle rinnovabili in Italia con un forte abbattimento delle emissioni inquinanti. Alcuni Paesi hanno avuto il coraggio di perseguire questo obiettivo, noi ci siamo fermati a metà del percorso. Peccato”.

 

Il direttore vendite di Jinko Solar interviene anche nel dibattito sulla qualità (vedi http://www.pvcompare.net/Allarme-qualita-i-pannelli-difettosi-preoccupano-l-industria).

Finalmente ci si accorge che la qualità è un aspetto primario – dichiara – . In passato molti operatori acquistavano i moduli solo basandosi sul prezzo, senza considerare le caratteristiche tecniche. Spesso ci si dimenticava che i moduli fotovoltaici dovevano produrre energia almeno per 20 anni”.

 

Ci aspettavamo che prima o poi sarebbe finite così: clienti finali che devono sostituire i moduli ma non sanno a chi rivolgersi perché sia l’installatore, sia il produttore, sono falliti”, dichiara. La sua raccomandazione è “rivolgersi sempre a operatori seri, con una storia importante, e che utilizzano componentistica di qualità. A un prezzo maggiore corrispondono maggiori garanzie”.

 

L’ago della bilancia è il consumatore finale, che anche attraverso PVCompare.net può documentarsi sulle caratteristiche e le qualità dei prodotto. Attraverso le review e il passaparola le aziende peggiori si autoescludono dal mercato. “Nell’ultimo periodo – conclude Cuter – abbiamo assistito alla selezione darwiniana degli operatori. Questo processo di riqualificazione procederà anche nei prossimi mesi. Solo le aziende sane con i prodotti migliori potranno competere sul mercato”.

 

Lasciate un voto e un commento”. E’ l’invito di Jinko Solar, approdata su PVCompare con la propria scheda tecnica (http://www.pvcompare.net/partner/1094/Jinkosolar-Italia-srl). L’obiettivo dell’azienda? Dare voce ai clienti e rendere pubblico l’alto livello di gradimento dei propri prodotti.

 

PVCompare Team