L’ecosostenibilità e le abitazioni in legno tirano sempre di più e sono molti i concorsi che vengono organizzati per stimolare la creazione di soluzioni sempre più innovative e all’avanguardia.
Una di queste occasioni è stata il Solar Decathlon 2014 di Versailles, dove si è svolta una gara universitaria tra prototipi abitativi che ha visto uscire vincitore un team italiano. Trattasi di alcuni studenti dell’Università Roma Tre, che hanno collaborato per l’occasione con Rubner Haus riuscendo ad avere la meglio su 19 altre proposte internazionali.
Rhome for Density, così si chiama il progetto realizzato dai giovani, ha conquistato l’ambita Coppa del Mondo messa in palio dal Department of Energy del governo americano usufruendo di un bel mix di innovazione, gioco di squadra e attenzione all’ecosostenibilità.
Il brillante progetto abitativo di marchio italiano ha ottenuto ben 840,63 punti al termine delle 10 prove in cui consisteva la gara, risultando essere il più innovativo e sostenibile al mondo. Ottimi risultati sono stati anche il secondo posto ottenuto nella graduatoria Social Housing, il primo in Social Housing per nuove costruzioni, il primo in lighting design, il primo in funzionamento della casa, il secondo in Condizioni di Comfort e, infine, il terzo premio in Innovazione.
La struttura di Rhome for Density, le finiture, gli elementi di partizione e controventamento interni sono interamente in legno e sfruttano dunque le straordinarie proprietà intrinseche di questo materiale.
Il progetto vincitore, dopo le fatiche di Versailles, è ora pronto per essere orgogliosamente messo in mostra a Chienes, sede storica di Rubner House; la casa qui potrà essere visitata ed ammirata da vicino dal pubblico interessato.
Le case in legno abitabili, con questo ulteriore brillante risultato ottenuto dal nostro Paese in a livello internazionale, si prendono dunque sempre più la scena in ambito edilizio; chissà che la quota di mercato del 15% nel 2015 prevista da Lignius non diventi presto realtà.