UE rinnovabili

È  stato presentato ieri un road map che prevede di approdare ad un mercato unico dell’energia entro il 2020, programma presentato dalla Commissione Europea a Bruxelles che punta alle diversificazioni delle fonti ma alle interconnessioni tra gli Stati membri.

 

 

Creare un mercato unico dell’energia tra i 28 Stati membri con l’obiettivo comune di diversificare le fonti aumentandone l’efficienza ma soprattutto creando una vera e proprio Unione energetica è il principale obiettivo dell’Unione Europea proposto entro il 2020.

Il documento sull’Unione Energetica  presentato tocca svariati temi, dalla reintegrazione delle rinnovabili sul mercato, ai costi sostenibili, ma soprattutto alla creazione di un mercato unico e sicurezza energetica, uno dei punti focali sarà la promozione delle energie rinnovabili ma con una riduzione dei costi e un facile raggiungimento degli obiettivi.

Obiettivo principale della Commissione è la garanzia di una concorrenza leale tra le fonti e la domanda, oltre a una maggiore apertura transfrontaliera a sostegno delle rinnovabili, tramite sistemi incentivanti che dovranno compensare le deficienze del mercato.

Nel piano presentato grande parentesi e massima priorità alla lotta alle emissioni, con il principale obiettivo fissato al 2030 della riduzione di almeno il 40% di emissioni dai livelli del 1990, con la proposta di migliorare il funzionamento del sistema ETS dell’Unione Europea.

Saranno 38 i miliardi a disposizione per un periodo di tempo che va dal 2014 al 2020, disponibilità economica che aiuterà la politica di coesione tra gli Stati membri, incentivi che potranno essere destinati all’efficienza energetica del settore edilizio, nelle energie rinnovabili e nel trasporto urbano sostenibile, per un passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Altro punto focale presentato a Bruxelles è la sicurezza energetica, un maggior contributo alle fonti rinnovabili sia riguardo la diversificazione degli approvvigionamenti di combustibili fossili che per l’unificazione del mercato elettrico.

Sicurezza che verrà estesa anche alla revisione del regolamento sul gas, sottoposto a revisione tra il 2015 e il 2016 per una maggiore trasparenza tra le forme contrattuali e gli accordi tra membri e fornitori extracomunitari, la Commissione Europea punterà sulla rivitalizzazione della sua diplomazia energetica  diversificando gli approvvigionamenti, l’Europa dovrà sfruttare le sue risorse energetiche pur cercando di rispettare i cittadini e soprattutto la difesa dell’ambiente.

 

Sull’energia elettrica la Commissione Europea è intervenuta sottolineando la necessità di un mercato interno che sia funzionante e fonte di investimenti, tanto da fissare un obiettivo al 2020 per l’interconnessione elettrica di tutti i Paesi con gli Stati membri confinanti di almeno il 10% della capacità installata, manovre che potranno generare investimenti per almeno 40 miliardi.