È stato battuto il Governo in Senato su una norma che vieterebbe di effettuare delle esplosioni in mare sia a scopo scientifico che per ispezioni di fondali marini, nonostante il no del Governo il Senato è riuscito ad approvare l’emendamento proposto da Antonio D’Ali di Forza Italia, il 4 marzo è stato approvato al Senato con 165 voti favorevoli, 49 contrari e 18 astenuti.
L’emendamento approvato vieta l’utilizzo della tecnica “air gun” e le cariche esplosive utilizzate su fondali marini, reato che prevede una pena da uno a tre anni.
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando aveva richiesto la modifica degli emendamenti, esprimendo grande attenzione alle due proposte presentate sia da D’Ali che da Giuseppe Compagnone, entrambi infatti hanno ricevuto un’esisto positivo dalla votazione del 3 marzo, con 114 voti favorevoli per l’approvazione.
Lo stesso Compagnone ha dichiarato: “Una vittoria senza precedenti che dimostra ulteriormente il grande impegno del gruppo Grandi Autonomie e Libertà per l’ambiente, per la Sicilia e per il Mar Mediterraneo”.
Carlo Giovanardi ha definito l’approvazione dell’emendamento come un autogol per la ripresa economica dello Stato italiano, uno Stato che ha rinunciato già al nucleare, che contesta lo sfruttamento dei giacimenti di gas ma che ha introdotto un reato fino a tre anni per tutte le società autorizzare alle ricerche petrolifere in mare.
Le norme approvate considerano reato tutte le attività di chi utilizza la tecnica dell’air-gun o tecniche esplosive per attività di ricerca di idrocarburi o ispezione fondali marini, testi che tramite il Ministro della Giustizia avevano dato un parere contrario chiedendone le modifiche ma che i proponenti non hanno accettato provocando l’approvazione degli stessi emendamenti.
L’approvazione del disegno sugli ecoreati nasce da un’interlocuzione tra le diverse correnti politiche, che al di là della maggioranza sono riusciti ad approvare gli emendamenti, lo stesso Andrea Orlando ha aggiunto: "non si tratta soltanto di un provvedimento che individua nuovi reati ma che consente anche per quei reati di carattere minore di estinguersi quando c'è una forma di collaborazione da parte di chi ha provocato questo danno ambientale, se è di contenuta entità".
Con l’approvazione degli emendamenti sugli ecoreati sarà possibile ridefinire ogni fattispecie di reato, un riferimento fondamentale per quanto attiene il disastro ambientale.
I punti principali su cui verte l’emendamento sono relativi ai delitti contro l’ambiente e non esclusivamente all’air-gun o alle esplosioni in fondali marini, ma sono previsti diversi delitti quali l’inquinamento ambientale, il disastro ambientale, di traffico e abbandono di materiale radioattivo e impedimento di controllo.
Con il nuovo delitto di inquinamento ambientale sarà possibile punire chi commette il reato con la reclusione da 2 a 6 anni e con una sanzione che va da 10.000 a 100.000 euro, mentre per il delitto di disastro ambientale è prevista la reclusione da 5 a 15 anni.