Ormai lo sappiamo tutti, ieri – venerdi 20 Marzo – si è verificata un evento naturale di rara bellezza che oltre ad aver spinto milioni di nasi all'insù, ha trascinato con se non pochi grattacapi per il comparto delle energie rinnovabili.
Ma andiamo per ordine, il giustificato allarmismo dei produttori da fonti rinnovabili inizia a fomentarsi quando, tramite Enel Distribuzione , iniziano ad arrivare nelle PEC dei malcapitati proprietari di impianti sopra i 100 kWp di potenza delle lettere con intestatario il gestore delle linee elettriche (Terna) il quale comunica la neccessità di “staccare” gli impianti dalla rete per ben 24 ore il giorno 20 marzo 2015 . Ora , non voglio disquisire troppo sulla colossale mancanza di tecnicità di questa prima decisione, pare logico che la decisione delle 24 ore di stop sia stata presa probabilmente al bar tra il capuccino e la brioche , perchè se il fotovoltaico producesse anche di notte saremmo tutti più contenti di farlo “staccare” una volta sola per 24 ore.
Forse dopo essere tornati in ufficio, con la caffeina che iniziava ad avere il suo effetto, I tecnici Terna si sono accorti che forse bastava chiedere il distacco degli impianti solo nelle ore nelle quali realmente si presentava il fenomeno climatico.
E allora giù di ulteriori lettere di retifica specificando che , e cito “ Rispetto alla situazione attesa la scorsa settimana - in base alla quale si prevedeva la riduzione di circa 7.300 megawatt di impianti fotovoltaici e di circa 200 megawatt di impianti eolici, tutti connessi alla rete di MT gestita dai distributori, sulla base delle ultime previsioni meteo la potenza interessata dalla procedura scenderà a circa 4.400 megawatt complessivi*; inoltre, la procedura non sarà applicata per tutta la giornata ma soltanto dalle 07.00 alle 14.00. Come detto, il provvedimento riguarderà gli impianti connessi alle reti elettriche di media tensione, e verrà eseguito in stretta collaborazione con le società di distribuzione dell’energia elettrica che a loro volta si interfacciano con i produttori. (tratto da comunicato stampa Terna)
Bene, siamo arrivati ad un punto d'incontro penserete … Ma era davvero necessario il distacco dalla rete di cosi tanti impianti fotovoltaici ed eolici? Vogliamo davvero far passare il messaggio che le rinnovabili possono essere un peso? O meglio, qualcuno ha provato a far passare questo messaggio?
Eh si, perchè si è voluto far passare il messaggio che era necessario e doveroso il distacco degli impianti per garantire la sicurezza della rete.
Bene, se è cosi probabilmente le altre nazioni avranno addottato le stesse misure. Mmmm no!
Anzi, la Germania che ha un installato FV più grande del nostro paese ha preso la sfida di petto e – pur essendo stata conivolta dal fenomeno atmosferico piu pesantemente rispetto a noi - non ha disposto nessun blocco.
Allora, o i nostri responsabili delle reti non erano capaci di gestire la situazione o si è pensato bene – in tempo di crisi – di risparmiare un pò di quattrini (di incentivi sacrosanti) intimidando ai produttori da fonti rinnovabili di chiudere i “rubinetti” a beneficio delle fossili.
Poi , una volta usciti dagli uffici probabilmente stanchi dalle dure ore di riunione per affrontare la “crisi energetica” , i tecnici di cui sopra avranno forse pensato “beh, se passa pure il messaggio che le rinnovabili sono un problema per la sicurezza energetica nazionale tanto meglio” .
Peccato che questa volta hanno fatto un autogoal ( gli ipotetici pensatori di cosi alto pensiero ) , una papera colossale degna del miglior Dida..
Eh si perchè tutto questo accanimento gli si è rigirato contro, addosso a quelli che sostengono che le rinnovabili non mitigano il prezzo dell'energia portandolo al ribasso. Come ben specificato dai colleghi di qualenergia , si è palesato come non mai fino ad ora come le rinnovabili influiscano sulla riduzione del prezzo dell'energia sul mercato nazionale.
Anzi, di più! quasi lo dimezzano!
Perchè come specificato nell'articolo sopra citato nel picco diurno il PUN in una giornata di tempo discreto, come due giorni fa, era a circa 50 euro/MWh, 40 euro più basso rispetto ad oggi, quando, con un meteo in parte coperto e 4 GW di FV in arresto forzato (forse meno), è schizzato a quasi 90 euro/MWh (88,16 euro).
Si parla di circa 9,2 milioni di euro in più spesi in un solo giorno. Niente male per una cosa ( le rinnovabili ) che non dorebbe calmerare i prezzi di mercato.
E dunque si, mi sento di ringraziare Terna per questo spot pro-rinnovabili (voluto o non voluto non lo so), sperando che si uniscano molti altri player di settore nel divulgare la notizia.
Grazie per averci permesso di dimostrare che le rinnovabili stanno cambiando il mercato dell'energia!
Davide Zanatta