L’Europa importa più della metà dell’energia che consumiamo, rendendoci i più grandi importatori di energia al mondo. Tutto ciò che spendiamo per importare energia potrebbe essere usato meglio all’interno dell’economia europea. Inoltre il livello di dipendenza da forniture energetiche esterne ci rende vulnerabili agli shock energetici esterni o dall’interruzione delle forniture di energie.
Una delle maggiori sfide che l’Europa deve fronteggiare è l’avere una fornitura di energia sicura, sostenibile e competitiva.
Il 25 Febbraio 2015 la Commissione sotto la guida del Presidente Juncker ha adottato un pacchetto di proposte per creare un Unione Energetica (Energy Union). L’imperativo di oggi è: gestire le nostre risorse scarse in modo sostenibile ed efficiente.
Quale ruolo avranno le rinnovabili nella Energy Union?
La strategia Europa 2020, adottata dal Consiglio Europeo nel giugno 2010, volta a ridurre le emissioni di CO2 è ormai nota ai più. Il sostegno alle energie rinnovabili come misura per contrastare il cambiamento climatico in atto è dovuto (e siamo già sulla buona strada). Tuttavia, le energie rinnovabili possono contribuire anche alla realizzazione di un’Unione Energetica, che ridurrebbe la dipendenza degli stati membri dalle forniture esterne.
A livello politico occorrerà promuovere la cooperazione sulle rinnovabili soprattutto a livello regionale: gli stati membri dovranno quindi coordinare le loro politiche su queste energie già in fase iniziale con i propri vicini.
In secondo luogo, i mercati dovrebbero essere re-disegnati in modo da integrare totalmente le rinnovabili nell’ampio mercato dell’elettricità, rimuovendo ogni barriera esistente. L’affermazione del Commissario per il cambiamento climatico e l’energia Miguel Arias Cañete è forte: “I mercati e le reti di energia si devono adattare alle rinnovabili, non viceversa”. Viene quindi data una priorità allo sviluppo delle energie alternative. Il prossimo anno queste iniziative saranno seguite da una proposta legislativa.
L’Unione Europea attualmente importa più di €400 miliardi di energia ogni anno. Però in assenza di rinnovabili questa figura sarebbe più grande di almeno €30 miliardi! Appunto per questa ragione le rinnovabili sono la chiave per ridurre la nostra dipendenza energetica.
Un cambio di strategia può essere la chiave del successo dell’Unione Energetica: decentralizzare la produzione dell’energia e sostenere la crescita delle cooperative energetiche sono un passo in avanti verso gli obiettivi 2020 e potrebbero permetterci di andare oltre. Il Presidente Juncker ha infatti tra le sue priorità quella di far diventare l’UE leader mondiale nel campo delle energie rinnovabili, produttrice di tecnologie di prossime generazione. La Commissione pertanto sta rivedendo la proposta di best practices per promuovere un consumo cosciente e la generazione di energia da parte dei cittadini stessi.
Eliana Canavesio